

#Giancarla Frare
Come confine, quasi, certo
Di noi cosa resta fra oblio e memoria? Cosa, inesorabilmente, si perde di corpi e di luoghi della nostra esistenza? Corpi che avrebbero fatto scrivere a Sartre che “mai la materia fu meno eterna, piu fragile, tanto più vicina a essere umana”. Fra reale e immaginario, su quel confine, quasi, certo della nostra esistenza, a quattro mani con Michelangelo Giovinale il dialogo con Giancarla Frare. Leggi
Video – Stati di permaneze, Gina. 2010
Gina Meniello è nata nel 1905. Aveva perso progressivamente la memoria, ma ricordava passi della Divina Commedia e dell’Orlando Furioso. Venne filmata da Giancarla Frare, ne documento straordinario che racconta gli stai di permaneza della memoria.
in programma
Sabato 26 settembre 2020, ore19.00
Winning the time
opere di Diana D’ambrosio
A Spazio Vitale arte contemporanea, sabato 26 settembre 2020, in esposizione opere di Diana D’ambrosio -vernissage ore 19.00- e presentazione del volume “Winning the time” testo critico introduttivo a cura di Michelangelo Giovinale, edito dalla Gutemberg Edizioni. Oltre ad una selezione di opere presenti in catalogo, la mostra si completa con due altri interventi dell’artista: un ciclo di recenti opere su ampi fogli di carta, segui di una “danza propiziatoria” in dialogo nella stessa sala, con “Amulet” una composizione di cristalli e ferro mai esposta al pubblico.
Aversa (CE)
Spazio Vitale Arte contemporanea
in programma
Venerdì 11 settembre 2020, alle ore18,00
Prossima alle radici
opere di Anna Crescenzi | presentazione del volume
Le memorie, il tempo, Anna Crescenzi le percorre scavando nel sottosuolo della storia. Porta alla luce frammenti, simboli che sembrano provenire da un profondo scavo archeologico. Esistenziale. Elementi che l’artista ricompone poi, nel suo immaginario. In “quella terra di mezzo -richiamando il pensiero di Enzo Melandri- che dovrebbe indicarci, chi siamo “noi oggi” e cosa è per noi questo “oggi”. Alla Crescenzi riesce la risalita, restando, il piu possibile, prossima al luogo dei suoi ritrovamenti. Restando prossima alle sue radici.
Sarno
Villa Lanzara De Balzo
via Giuseppe Lanzara 11, ore 19:00
in programma
Sabato 5 giugno 2021, alle ore19,00
Il tempo dell’attesa
incisioni di Isabella Ciaffi
Il segnare la lastra per isabella Ciaffi è un dar corpo e conto alle voci di dentro. Artista bolognese, donna schiva, dal tratto austero. Ciaffi sa mettersi in ascolto, presidiare il silenzio interiore sublimandolo in forza segnica. Stabilisce con esso un patto d’attenzione, un tempo che si consuma nell’attesa. Anche la sua solita gestualità dall’inconfondibile segno irruente, impulsivo, in questo ultimo ciclo di incisioni, pare quietarsi, trovando un diverso disporsi nella ragnatela fitta degli inchiostri.
Angri (Sa)
via Concilio, 99
in programma
Mercoledì 21 ottobre 2020, alle ore18,00
Paesaggi del silenzio
opere di Marco Pili
Le opere di Marco Pili sono un continuo dialogo che si consuma nel silenzio. Interroga le radici che, a lui parlano di paesaggi secolari, di spiagge bianchissime di granelli si sabbia di quarzo piccoli come chicchi di riso. Parlano dell’uomo e della sua storia.
Angri (Sa)
via Concilio, 99
in programma
Sabato 19 dicembre 2020, alle ore 18,00
Portatori di silenzio
opere di Salvatore De Curtis Giovanni Cavaliere Antonio Ciraci Peppe Ferraro Anna Crescenzi Pietro Maietta
Sei artisti hanno raggiunto le sale di Palazzo delle Arti, nell’ora più buia e incerta di questo ultimo scorcio di anno, in una dialettica del confronto, gettando oltre le mura un ponte, testimonianza di un silenzio che può generare, nell’ascolto, la poetica di una nuova luce.
Capodrise (CE)
Palazzo delle Arti
in programma
Domenica 7 Febbraio 2021, ore 19:00
Territori del silenzio

#Isabella Ciaffi
Il mio tempo è l’attesa
All’incertezza dell’inconscio desiderio di rincorrere il colore contrappongo la certezza del colore come simbolo romantico di una bellezza quasi irrappresentabile. Il colore è profumo. Il colore è l’essenza dei sali che resta sulla pelle e che l’attraversa mescolandosi con la linfa vitale
#Renata Petti
Il profondo è la pelle
Ci mancano i corpi. I corpi sono diventati inaccessibili, anche nell’incontro, in cui sopratutto noi occidentali, abitanti del Mediterraneo entriamo con la stretta di mano nella sfera di un altro corpo. Ci viene negata la corporeità. Ma corpo è anche il nostro ambiente. Sono corpo le nostre città.
#Gloria Pastore
Infiniti orizzonti di bellezza
Tutto è mosso dall’archetipo della bellezza che ha in se l’eros. Affascina, seduce, trasforma. Desiderio di trasgressione ed inquietudine, forza propulsiva di vita che mette spesso insieme gli opposti, talvolta stridenti, nella dimensione del simbolo più che in quella del sintomo.
#Eliana Petrizzi
Quel senso di finitudine
Dipingere e vivere sono sempre state una identica cosa. La vita trascinata nello spazio della tela. Vivere e dipingere con un identico respiro. L’euritmia, quel confine che si stabilisce, se pur fragile, fra il corpo dell’artista -la sua mano- e il corpo dell’opera.

About me
Michelangelo Giovinale vive e lavora in Italia. E’ docente di storia dell’arte. Curatore di mostre e critico d’arte. E’ art director presso Palazzo delle Arti, Capodrise (Caserta – Italy), dove cura la programmazione annuale di Capodrise Contemporanea, una rassegna orientata su linguaggi dell’arte contemporanea. Cura la formazione della pinacoteca di Palazzo delle Arti, una collezione permanente di opere d’arte, per il futuro museo di città. Suo è il progetto, in corso di realizzazione, per un archivio digitale dell’arte contemporanea in Campania. E’ direttore editoriale di “Mosaico” Gutenberg Edizioni, una collana che raccoglie le esperienze di artisti del sud Italia. E’ visiting professor presso diversi atenei italiani. English version