non calpestare la mia fede

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Opera Non calpestare la mia fede di Antonio Carotenuto

Ciottolo di pietra lavica cm 10×10

Antonio Carotenuto
(Boscotrecase NA – 1965) vive e opera a Boscoreale.
La pietra lavica, estratta personalmente dalle pendici del Vesuvio costituisce dagli albori della sua ricerca, la sua principale materia elettiva che negli anni ha dato forma al suo immaginario plastico.

 

non calpestare la mia fede

EXHIBITION

30 maggio 2023

 

Antonio Carotenuto

 

LAPIS

non calpestare la mia fede  | un documentario di Luigi Nappa

a cura di Michelangelo Giovinale

un progetto associazione InOltre |con il patrocinio Città di Pompei

luogo: Teatro Di Costanzo Mattiello  –  Pompei / Italy

 
 
 
Al Teatro Di Costanzo Mattiello, martedì 30 maggio 2023 – ore 18.30 la presentazione dell’istallazione “non calpestare la mia fede” dell’artista Antonio Carotenuto.
Profondo il suo legame con la città di Pompei, (NA) in questo luogo dove indissolubile è l’intreccio fra arte, storia e fede.
 
 
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EXHIBITION

30 maggio 2023

 
Antonio Carotenuto

LAPIS

non calpestare la mia fede  

a cura di Michelangelo Giovinale

un progetto associazione InOltre |con il patrocinio Città di Pompei

luogo: Teatro Di Costanzo Mattiello  –  Pompei / Italy

 

In programma

Al Teatro Di Costanzo Mattiello, martedì 30 maggio 2023 – ore 18.30 la presentazione dell’istallazione “non calpestare la mia fede” dell’artista Antonio Carotenuto. Profondo il suo legame con la città di Pompei, (NA) in questo luogo dove indissolubile è l’intreccio fra arte, storia e fede.
L’opera, un ciottolo di pietra lavica reca al centro un anello. Il relativismo dei tempi moderni, i conflitti etnici e religiosi, un mondo secolarizzato e lontano da Dio, sono i temi dell’opera che l’artista Carotenuto ha voluto donare alla città.
Non calpestare la mia fede

Antonio Carotenuto
(Boscotrecase NA – 1965) vive e opera a Boscoreale.
La pietra lavica, estratta personalmente dalle pendici del Vesuvio costituisce dagli albori della sua ricerca, la sua principale materia elettiva che negli anni ha dato forma al suo immaginario plastico.

In programma

L’opera, un ciottolo di pietra lavica reca al centro un anello. Il relativismo dei tempi moderni, i conflitti etnici e religiosi, un mondo secolarizzato e lontano da Dio, sono i temi dell’opera che l’artista Carotenuto ha voluto donare alla città.

“E’ un opera dal carattere minimale che oggi segna l’ingresso di via Lepanto, fra le più piccole di dimensioni realizzate da Carotenuto – dichiara il critico d’arte Michelangelo Giovinale che ha seguito l’intera evoluzione artistica- un’opera dal carattere minimale, innestata lungo la via pellegrina che conduce al Santuario Mariano della Beata Vergine di Pompei.
Un cerchio perfetto, senza inizio ne fine, a custodire quei valori universali quali la pace, la tolleranza fra i popoli, la libertà di espressione, mai come ora smarriti di cui si è perso il senso e il più autentico significato.
L’opera, – chiosa Giovinale- pur restando discreta nello spazio urbano ha un suo potenziale carattere evocativo. Un grido, quello di Antonio Carotenuto contro l’indifferenza generalizzata e il tentativo personale dell’artista di provare ad aprire un dialogo rivolto ai milioni di pellegrini che ogni giorno attraversano il santo luogo.
Una sollecitazione, che possa suscitare riflessioni, espandersi nello spirito che anima la città di Pompei e il suo culto Mariano, contro l’indifferenza che paralizza, rende inerte e insensibile la vita del nostro tempo.
Alla presentazione dell’opera i saluti istituzionali del Sindaco della Città di Pompei dott. Carmine Lo Sapio e della Presidente dell’Associazione forense “InOltre” dott.ssa Anna Brancaccio e del Rettore del Santuario Maria SS. del Buon Consiglio don Ciro Sorrentino.
A seguire, la proiezione di un documentario dal titolo “Lapis” sulla figura dello scultore Carotenuto, montaggio e regia di Luigi Nappa e un dialogo fra l’artista e critico d’arte Michelangelo Giovinale.