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Opera Sleep di Tonia Erbino
olio su tela cm 70×100

Tonia Erbino
Tonia Erbino nasce a New York nel 1974. Fin dall’infanzia la sua “vocazione” artistica si palesa in modo evidente. Si diploma con ottimi voti al Liceo Artistico di Napoli e completa la sua formazione artistica conseguendo il diploma di laurea all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Partecipa, fin da giovanissima, a numerose mostre collettive a cui seguono nel tempo svariate mostre personali.
Dal 2016 al 2020 le opere di Tonia Erbino sono state esposte in molti Musei e Gallerie d’Arte Contemporanea: Galleria Serio (Napoli); Medì, Organismo di mediazione del’ODCEC (Napoli); Foyer del PAN-palazzo delle arti (Napoli); galleria “Spazio n°7” (Caserta); Contemporary Art Talent Show- Artegenova (Genova); Spazio Corrosivo (Caserta); “Premio Cascella”, (Chieti); palazzo Ferrari -Parabita (Lecce).

EXHIBITION
24 febbraio 2023
Nell’abisso del reale
la pittura oltre il visibile
a cura di Michelangelo Giovinale
luogo: Galleria Pagea Arte contemporanea – Angri / Italy
LA MOSTRA
Si inaugura venerdì 24 febbraio 2023, ore 18:00, negli spazi della galleria Pagea Arte contemporanea di Elio Alfano, la mostra Personale dell’artista Tonia Erbino.
La mostra a cura di Michelangelo Giovinale propone della Erbino una ricerca che negli ultimi anni si è orienta verso una dimensione filosofica della vita, perché nei quadri -scrive Giovinale- a mostrarsi in quei volti e in quei luoghi che ritrae non sono tanto la mera presenza di qualcosa ma piuttosto la sua più intima immanenza.
EXHIBITION
24 febbraio 2023
Nell’abisso del reale
la pittura oltre il visibile
a cura di Michelangelo Giovinale
luogo: Galleria Pagea Arte contemporanea – Angri / Italy
LA MOSTRA
Si inaugura venerdì 24 febbraio 2023, ore 18:00, negli spazi della galleria Pagea Arte contemporanea di Elio Alfano, la mostra Personale dell’artista Tonia Erbino.
La mostra a cura di Michelangelo Giovinale propone della Erbino una ricerca che negli ultimi anni si è orienta verso una dimensione filosofica della vita, perché nei quadri -scrive Giovinale- a mostrarsi in quei volti e in quei luoghi che ritrae non sono tanto la mera presenza di qualcosa ma piuttosto la sua più intima immanenza.

Tonia Erbino
Tonia Erbino nasce a New York nel 1974. Fin dall’infanzia la sua “vocazione” artistica si palesa in modo evidente.
Si diploma con ottimi voti al Liceo Artistico di Napoli e completa la sua formazione artistica conseguendo il diploma di laurea all’Accademia di Belle Arti di Napoli.
Partecipa, fin da giovanissima, a numerose mostre collettive a cui seguono nel tempo svariate mostre personali.
Dal 2016 al 2020 le opere di Tonia Erbino sono state esposte in molti Musei e Gallerie d’Arte Contemporanea: Galleria Serio (Napoli); Medì, Organismo di mediazione del’ODCEC (Napoli); Foyer del PAN-palazzo delle arti (Napoli); galleria “Spazio n°7” (Caserta); Contemporary Art Talent Show- Artegenova (Genova); Spazio Corrosivo (Caserta); “Premio Cascella”, (Chieti); palazzo Ferrari -Parabita (Lecce).
Introduzione alla mostra
Volti, ma anche luoghi, apparentemente semplici, quotidiani, una pittura mai uguale e mai banale che parla ossessivamente della realtà e che interroga quasi filosoficamente i limiti del mondo visibile.
Si inaugura venerdì 24 febbraio 2023, ore 18:00, negli spazi della galleria Pagea Arte contemporanea di Elio Alfano, la mostra Personale dell’artista Tonia Erbino.
La mostra a cura di Michelangelo Giovinale propone della Erbino una ricerca che negli ultimi anni si è orienta verso una dimensione filosofica della vita, perché nei quadri -scrive Giovinale- a mostrarsi in quei volti e in quei luoghi che ella ritrae non sono tanto la mera presenza di qualcosa ma piuttosto la sua più intima immanenza.
E’ l’idea di una pittura come possibilità di trovare, nella più estrema naturalezza dei soggetti la forza di frantumare ancora una volta la nostra percezione ordinaria e banale del mondo moderno.
Ogni tela porta nel suo perimetro il peso di ieri e gli enigmi del futuro in quella stratificazione invisibile della memoria. Uomini o donne, che fissano lo spettatore, sospesi nel nulla, non identificabili, che guardano in lontananza, o verso il nulla, che vivono, o meglio, che non potrebbero esistere fuori dal perimetro della sua opera.